
Come orientarsi con le nuove etichette sulle prestazioni energetiche degli elettrodomestici
Le prestazioni energetiche degli elettrodomestici sono sempre più importanti nella scelta dell’arredamento o semplicemente per il rinnovo della propria cucina. Si tratta di risparmio economico, ma non solo: i consumatori sono sempre più attenti ai valori legati al rispetto dell’ambiente.
Per questo, qualche anno fa, è nata l’etichettatura energetica degli elettrodomestici.
Vediamo cos’è l’etichetta energetica e cosa cambia con le nuove etichette energetiche, obbligatorie da marzo 2021.
Etichetta energetica: quando e perché è nata
Dal 1998, in Italia, esiste l’etichetta energetica per gli elettrodomestici, che è obbligatoria in tutti i paesi dell’Unione Europea.
Questo sistema di etichettatura nasce per indurre la produzione di elettrodomestici sempre più prestanti e dai bassi consumi energetici.
L’etichetta energetica esprime la classe energetica in base a una scala, a cui corrispondono fasce di consumi annuali in kW, di un determinato apparecchio elettrico.
Negli anni si è assistito a un progressivo miglioramento dei consumi così che, fino a qualche mese fa, la lettera A+++ indicava i consumi minimi possibili e, all’estremo opposto, la lettera G indicava gli elettrodomestici con le prestazioni minori, dovute a consumi energetici maggiori.
Le classi di efficienza energetica riportate sugli elettrodomestici in commercio sono rese ancora più chiare da un sistema di colori che va dal verde scuro, abbinato alla classe A, fino al rosso, in abbinamento alla classe G.
Nuove etichette energetiche: cosa è cambiato
La corsa ai consumi minori ha portato gli elettrodomestici presenti sul mercato a ottenere livelli di prestazione energetica altissimi. Questa evoluzione ha reso obsolete le classificazioni energetiche in vigore e, così, la Gazzetta Ufficiale del 5 Dicembre 2019 ha recepito il nuovo Regolamento Europeo in materia di etichettatura energetica.
Le nuove norme sulle etichette energetiche sono obbligatorie dal 1 Marzo 2021 e riguardano sia le vendite in negozio, sia quelle online, ma la normativa consente che i prodotti etichettati secondo le vecchie regole possano essere venduti fino al 30 Novembre 2021.
La nuova classificazione energetica: la scala A-G
Una delle novità più lampanti del nuovo sistema di classificazione energetica degli elettrodomestici è la revisione della scala di classificazione.
Come dicevamo, quando è entrato in vigore l’obbligo di etichetta energetica per gli elettrodomestici, la scala andava da A a G e solo pochi apparecchi arrivavano ai livelli più alti di prestazione.
Con gli anni, sempre più elettrodomestici si sono evoluti, superando addirittura gli standard previsti nella classe A e, per questo motivo, si è voluto ricorrere a doppie lettere e a segni + per contrassegnare prestazioni sempre più elevate.
Questo sistema rendeva confusionaria e, forse anche ingannevole la classificazione pertanto la nuova normativa reintroduce la scala semplice da A a G.
Rimangono, invece, invariati i colori della scala cromatica.
Il QR Code sull’etichetta energetica degli elettrodomestici
Un’importante novità della nuova etichetta energetica è il QR code che diventa obbligatorio e si potrà trovare in alto a destra. Inquadrando questo codice, il consumatore può accedere, tramite smartphone a molte informazioni relative al prodotto. Questi dettagli aggiuntivi sono accessibili grazie all’istituzione di una vera banca dati ufficiale, la Eprel UE gestita dall’Unione Europea, in cui i produttori sono obbligati a condividere le informazioni richieste sui propri prodotti.
Sei gruppi di elettrodomestici: a ognuno la propria etichetta
Al fine di permettere una puntuale etichettatura di ogni apparecchio, gli elettrodomestici sono stati divisi in sei gruppi, ognuno dei quali deve avere delle etichette che contengano, oltre al consumo di elettricità, anche determinate informazioni relative, per esempio, alla quantità di acqua utilizzata per il ciclo di lavaggio, per lavatrici e lavastoviglie, o alla capacità di stoccaggio, per i frigoriferi, ad esempio.
Questi sono i gruppi di elettrodomestici con le principali novità introdotte dalla nuova etichetta energetica:
- lavastoviglie: molto evidenti, per questo gruppo di elettrodomestici, sono le indicazioni sulla quantità di coperti, sul consumo di acqua e sul rumore emesso.
- lavatrice e lavasciuga: oltre ad integrare l’etichetta con nuove informazioni, la novità più interessante, per questo gruppo, è quella che riguarda il nuovo metodo di calcolo dei consumi: non più basato sul consumo medio annuo, stimato su 220 cicli con un programma di cotone a 60°, ma su quello relativo a 100 cicli di lavaggio con programma “Eco 40-60”, ovvero quello che assicura un maggior risparmio energetico.
- frigoriferi: le informazioni contenute nelle etichette di questo gruppo, oltre a quelle energetiche, sono relative al numero e al volume degli scomparti e al rumore emesso, espresso in decibel.
- display elettronici: oltre alle indicazioni di consumo e ad altre informazioni reperibili anche sulle etichette di altri elettrodomestici, viene riportata la misura della diagonale dello schermo;
- lampade: in questo caso l’etichetta è molto chiara e si concentra prettamente sui consumi.
Le nuove etichette energetiche sono uno strumento importante per la scelta degli elettrodomestici, ma di certo non l’unico elemento da tenere in considerazione.
I piccoli e grandi elettrodomestici di casa devono essere efficienti sia per l’ambiente, sia per te: ovvero, rispondere alle tue esigenze e alle tue abitudini di utilizzo. Saranno al tuo servizio ogni giorno per molti anni!
Proprio per questa ragione, non esistono scelte meno importanti quando si tratta di arredare casa. Anche quelle scelte che sembrano secondarie possono portare a errori dei quali ti pentiresti entro poco tempo!
Per questo motivo i nostri consulenti sono preparati ad aiutarti a fare la scelta migliore anche in relazione a questi aspetti.